A Maputo, la legalizzazione degli slums procede tra mille di difficoltà, in assenza di catasto, per opera dei donatori internazionali e insieme alle rappresentanze locali. Sono questi i veri responsabili della validazione dei diritti d’uso dei residenti sui suoli sui quali risiedono. L’80% della popolazione del Mozambico vive in slums, le aree nelle quali non si ha accesso all’acqua potabile, manca la disponibilità di un sistema fognario, lo spazio abitativo non è sufficiente, e l’abitazione è priva della certezza dei titoli d’uso (security of tenure). Nelle città dell’Africa sub-sahariana le aree urbane presentano un’enorme varietà di livelli intermedi fra formale e informale. Le politiche statali e quelle dei donatori internazionali hanno progressivamente perseguito la legalizzazione del titolo di proprietà. Per mezzo della “formalizzazione dell’informale” si persegua la mobilizzazione in forma di merce del “capitale morto” rappresentato dagli immobili e dai suoli.