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Parigi, la Metro del XXI secolo

A distanza di tre anni dalla Consultation interanationale sur le Grand Pari(s) de l’agglomération parisienne, indetta dal presidente Sarkozy nel 2008, come sta procedendo in Francia il dibattito e la realizzazione dell’ambizioso progetto? Le visioni degli architetti chiamati a riflettere sul destino della metropoli parigina nei decenni a venire sembrano ormai aver lasciato il posto nell’attenzione pubblica al progetto di una metropolitana anulare automatizzata destinata a servire i territori periferici.
Poco dopo la Consultazione, lo Stato ha promulgato una legge che istituisce una società economica a carattere misto, la Société du Grand Paris, incaricata di realizzare il progetto di trasporto metro Grand Paris. Questo progetto si è andato a sovrapporre a quello analogo già esistente previsto dalla pianificazione regionale all’interno dello SDRIF (Schéma Directeur Régionale de l’Île-de-France), nominato Arc Express.
I due progetti sono stati oggetto di un dibattito pubblico [1]: una serie di appuntamenti serrati organizzati dal 30 settembre 2010 al 31 gennaio 2011. Dietro ad un’apparente immobilità, i mesi di dibattito sembrano effettivamente aver messo in discussione alcuni aspetti dei due progetti e, più in generale, l’utilità di considerare Arc Express e Grand Paris come due ipotesi contrapposte. Nel febbraio 2011, si arriva a un protocollo d’intesa che apre la strada a un accordo e a un tracciato definitivo firmato nel maggio dello stesso anno.
Parallelamente, a seguito della Consultazione, le equipe di architetti hanno costituito l’Atelier International du Grand Paris, un organismo che si propone al servizio dell’elaborazione di una nuova identità urbana di Parigi, senza tuttavia avere uno statuto giuridico. Rimane non secondario il fatto che la maggior parte degli architetti dell’atelier sono incaricati dei più grandi progetti di pianificazione a scala architettonica ed urbanistica in atto in questo momento nella regione parigina, molti dei quali ovviamente coincidono con i siti delle nuove stazioni previste dalla metropolitana anulare.
Abbiamo chiesto a Catherine Barbé e a Odile Chamussy, rispettivamente a capo della Direzione della pianificazione urbanistica e responsabile della comunicazione della Société du Grand Paris, e a Vincent Fouchier, vice direttore generale dell’IAU (Institut d’Aménagement et d’Urbanisme) della regione Île-de-France, di ricostruire con noi il processo che ha portato dalla Consultazione internazionale alla costituzione di una nuova istituzione pubblica statale e quali, secondo loro, sono le novità rispetto agli strumenti e alle procedure urbanistiche.
La prima intervista si è quindi svolta alla Société du Grand Paris con Odile Chamussy, presente nella società fin dalla sua istituzione nel giugno 2010, e Catherine Barbé, nominata nel febbraio 2011. Quest’ultima viene da una lunga esperienza alla Direzione dell’urbanistica della Mairie de Paris e, prima ancora, al ministero delle Infrastrutture dove è stata responsabile della definizione di politiche urbane a medio e lungo termine, e di legislazione urbanistica, in particolare rispetto ai temi dell’abitare. Entrambe ci hanno raccontato, da un punto di vista interno, ciò che la società sta facendo fin dalla sua creazione, esponendoci le loro opinioni sul ruolo della loro istituzione all’interno dell’attuale dibattito sulla gestione della metropoli.
La seconda intervista allo IAU apre invece un punto di vista differente, quello di Vincent Fouchier incaricato della coordinazione dell’ultimo SDRIF. Egli ha alle spalle una lunga esperienza di pianificazione regionale, maturata come consigliere presso la Delegazione interministeriale per la pianificazione del territorio e l’azione regionale (DATAR), dove si è occupato in particolare della creazione delle Agences d’urbanisme [2], dei contratti d’agglomerazione e dei progetti di cooperazione metropolitana. Discutendo attorno alle stesse tematiche, Fouchier ci ha proposto un quadro critico rispetto all’intervento dello Stato e ci ha parlato dell’attuale posizionamento della Regione Île-de-France rispetto alla gestione del territorio, in relazione ai nuovi attori emergenti nelle questioni di pianificazione urbana.

[1Dal 1996 in Francia una legge stabilisce che le grandi operazioni pubbliche di pianificazione d’interesse nazionale possano essere oggetto di un dibattito pubblico, sotto la responsabilità di un’apposita commissione, la Commission National du Débat Public (CNDP), responsabile di garantire la partecipazione pubblica all’elaborazione definitiva degli stessi.

[2Si tratta di organismi che nascono da un accordo tra diversi attori territoriali con il fine di seguire i progetti urbani, partecipare alla definizione di politiche locali e elaborarne i documenti urbanistici.

Data di pubblicazione: 4 novembre 2011