Marsiglia convive con due immagini opposte: la metropoli moderna accanto alla città decadente del porto e del passato coloniale; un quarto della popolazione escluso dallo sviluppo, insieme alla capacità far interagire attori e territori. Nel corso del Novecento, la città ha affrontato l’immigrazione, la criminalità organizzata – oggi molto ridimensionata – e la crisi dell’industria, con conseguente alta disoccupazione, difficile integrazione sociale e tensioni sociali. Nell’ampio dispositivo strategico per la città, l’esperienza delle Zone franche urbane illustra limiti e possibilità delle politiche di rigenerazione. Un equivoco principale accompagna da tempo questo strumento: contrariamente a quanto pretende, non c’è nessun automatismo tra riduzione delle tasse e incremento dell’occupazione. Se tutti i tentativi di ‘liberalizzare’ la crescita sono falliti, forse va ripensato il problema della regolazione urbana, e va meglio compresa la domanda di nuove forme di regolazione.