Il Rue rappresenta lo strumento urbanistico più pervasivo dal punto di vista della configurazione e della attuazione delle trasformazioni urbanistico - edilizie.
Il Rue contiene:
la disciplina generale degli interventi di trasformazione e delle destinazioni d’uso negli ambiti consolidati compresi nei centri storici e nel territorio rurale;
le norme attinenti le attività di costruzione, di trasformazione fisica e funzionale e di conservazione delle opere edilizie comprese le norme igieniche di interesse edilizio, la disciplina degli interventi architettonici e urbanistici, degli spazi verdi e degli elementi che caratterizzano l’ambiente urbano.
La formazione del Rue dei 10 Comuni del Nuovo Circondario Imolese in forma associata ha fornito l’occasione per uniformare i criteri e i parametri con cui sono state definite sia le diverse aree che compongono il territorio, sia le modalità e le procedure, i requisiti e gli interventi ammessi, consentendo un’omogenea leggibilità normativa della strumentazione urbanistica per tutti i 10 Comuni.
L’elaborazione del Rue, demandata all’Ufficio di Piano Federato, ha coinvolto tutti i Dirigenti degli Uffici Tecnici dei Comuni. Oltre a una vera condivisione delle scelte e dei contenuti elaborati, si è ottenuta, in tal modo un’approfondita di tutto il territorio circondariale tale da rendere possibile un’omogenea e collettiva gestione della nuova fase di pianificazione, oltre a un arricchimento interpersonale e professionale di tutte le figure coinvolte.
Il Rue costituisce il testo unico delle disposizioni in materia di urbanistica ed edilizia, con la sola eccezione delle nuove urbanizzazioni e della riqualificazione delle aree dismesse, in quanto queste sono assoggettate al Piano Operativo Comunale. Il Rue può essere considerato il progetto della città e del territorio esistenti dei quali definisce l’assetto, e contiene le modalità e la disciplina di tutti gli interventi diffusi quali gli interventi sul patrimonio edilizio esistente nei centri storici, le trasformazioni negli ambiti urbani consolidati, gli interventi sull’esistente nei minori ambiti di riqualificazione, le trasformazioni nel territorio rurale, gli interventi negli ambiti per le attività produttive esistenti.
Riassumendo i principali contenuti del Rue sono:
la definizione dei parametri edilizi ed urbanistici;
la fiscalità locale con gli oneri di urbanizzazione, le monetizzazioni delle dotazioni territoriali e il contributo sul costo di costruzione;
urbanisticamente, regola l’attuazione delle parti di territorio non soggette a trasformazioni urbanistiche sostanziali che possono essere attuate tramite intervento edilizio diretto.
Il Rue, inoltre, dispone dei diritti edificatori relativi al patrimonio edilizio esistente.
Il Rue, per i suoi aspetti regolamentari e di fiscalità locale, mantiene un ruolo di “quadro di riferimento” costante nel tempo. Si compone di una parte regolamentare e di una rappresentazione cartografica per individuare e disciplinare le superfici fondiarie, le destinazioni d’uso, i parametri edilizi e urbanistici e le superfici e le opere per le dotazioni di urbanizzazioni primarie e secondarie; si tratta, in definitiva, di un vero e proprio piano che traduce, sia con le norme, sia con gli elaborati grafici le direttive del Piano Strutturale Comunale in relazione agli oggetti di propria competenza.
Il Rue esplica le sue azioni principali di tipo urbanistico su ambiti e mediante interventi che gli sono specificatamente assegnati dalla Lr:
nel territorio rurale stabilisce la disciplina per le attività agricole, con riferimento ai Sistemi e alle direttive di vincolo, di tutela e valorizzazione e alle unità e agli ambiti di paesaggio definiti dal Psc; prescrive le tipologie e le regole per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente; l’articolazione delle zone agricole sulla base della valutazione di carattere fisico-morfologico, geologico e paesaggistico-ambientale consente la diversificazione tra diversi tipi di aree che possono essere interessate da attività di trasformazione, di servizio e complementarietà alle attività agricole peculiari per ciascuna area;
negli ambiti consolidati approfondisce la classificazione del Psc, individuando le densità urbane in riferimento a quelle preesistenti, le aree da destinare a verde privato per mantenere e migliorare la qualità ambientale del sistema insediativo, così come individua gli eventuali lotti inedificati che devono essere assoggettati a specifica normativa;
nel sistema delle dotazioni territoriali (quantificato nel Psc con riferimento al Quadro Conoscitivo e ai suoi aggiornamenti) interviene attraverso la specificazione delle diverse destinazioni delle dotazioni sia come attrezzature che come spazi d’uso pubblico e collettivo; il Rue non ne determina comunque le scadenze di realizzazione e le eventuali onerosità.
Specificità di tipo urbanistico, edilizio, igienico-sanitario, di idoneità sismica, di presenza di corti o superfetazioni, trasferite sulla cartografia informatizzata del Sistema Informativo Territoriale del Nci, hanno consentito l’individuazione di sub-ambiti nel territorio consolidato caratterizzati da omogenei obiettivi edilizi, urbanistici e ambientali; per ognuno di essi, sia prevalentemente residenziali che prevalentemente produttivi, il Rue detta gli usi e gli interventi ammissibili, i parametri e le prescrizioni verificati con la norma della Variante Generale al Prg previgente anche al fine di garantire i diritti acquisiti dai soggetti sul territorio laddove non in evidente contrasto con l’interesse pubblico; pertanto, il Rue ha salvaguardato nella misura del possibile i parametri e i diritti previdenti.