Urbanistica INFORMAZIONI

Durazzo nella transizione

La metamorfosi della città di Durazzo, avvenuta in pochi anni, rappresenta una delle conseguenze della transizione. Il periodo storico che ha coinvolto l’Albania è molto simile ad altri stati dell’ex blocco sovietico come l’Ungheria, la Polonia, la Repubblica Ceca e la Slovacchia.
Lo schema che ha accompagnato l’occidentalizzazione di queste nazioni è complesso, ma qui è utile analizzare le conseguenze che hanno portato a nuovi equilibri territoriali. Con l’introduzione del libero mercato, infatti, cambiano le logiche di gestione del territorio, i flussi d’investimenti stranieri definiscono nuovi equilibri economici e individuano priorità di sviluppo spesso discordanti con il passato. Come diretta conseguenza di questi investimenti e della caduta dei precedenti divieti alla circolazione delle persone, si sono generati flussi migratori interni e, in l’Albania, anche un alto tasso di emigrazione.
Questo squilibrio demografico porta alla nascita di vaste aree urbane congestionate e, in alcuni casi, alla formazione di aree metropolitane. In questo contesto le capitali delle nazioni dell’Est (ad esempio Praga, Varsavia, Budapest e la stessa Tirana) assumono un ruolo determinante nell’accentramento dei flussi di investimenti che vengono cosi sottratti alle altre città dei rispettivi paesi.
In alcuni casi queste aree metropolitane diventano degli snodi di livello internazionale mettendo in secondo piano quei territori che non riescono a ritagliarsi un ruolo nelle politiche nazionali. Secondo il rapporto dell’UE (Albania Report Progres 2012), in Albania risulta particolarmente problematico questo squilibrio regionale che ha portato ad una depressione sia economica che demografica di diverse regioni della nazione a favore delle regioni di Tirana e Durazzo.

L’area metropolitana

Durazzo è la seconda città più importante della nazione a livello strategico e, insieme a Tirana costituisce l’unica area metropolitana del paese con un milione di abitanti, in fase di espansione. In questa regione si concentrano le infrastrutture più rilevanti di carattere nazionale.
Il primo porto del paese si trova a Durazzo mentre l’aeroporto Internazionale a Tirana. Inoltre, qui dovrà passare il Corridoio VIII del sistema dei trasporti transnazionali europeo, che nella sua estensione attraversa l’Italia, l’Albania, la Macedonia, la Bulgaria e interessa Bari, Brindisi, Durazzo, Tirana, Skopje, Sofia, Burnas e Varna (Trans-European Transport Network Executive Agency).

Pianificazione assente

La mancanza di pianificazione regionale e nazionale è solo la punta di un iceberg che vede una forte carenza di progettualità e una assenza nella redazione di piani urbani sia nei grandi comuni sia nei piccoli. In Albania, l’avvicinamento alla pianificazione territoriale ha subito un rallentamento, di fatto le scelte strategiche fondano le loro analisi urbana nella legge del 1998. Queste analisi sono alla base dei piani in vigore nelle città. Tali strumenti non hanno previsto, per la gestione dello sviluppo urbano, azioni di partnership pubblico-private, o di cooperazione tra gruppi di interesse del settore privato, pubblico e della società civile.
Sebbene le città si siano impegnate a creare strategie di pianificazione proprie (vedi i Piani Strutturali di Durazzo, Shkoder, Vlore e Kamez) è molto difficile arrivare a una pianificazione coordinata locale nell’attuale assenza di un piano nazionale. La nuova legge per “la pianificazione del territorio” del 2009 ha reso obbligatoria la redazione di un nuovo strumento per la “pianificazione territoriale”, ma ancora non è stata attuata.
In mancanza di questo strumento, i piani strutturali seguono le direttive rappresentate dagli studi nazionali sui trasporti, i progetti europei sul corridoio VIII, gli studi sui principali porti, sui parchi industriali, sulle relazioni con le politiche della produzione dell’energia e sulle politiche ambientali, ecc. Spesso accade che le amministrazioni locali non conoscano l’esistenza di questi piani e ancora meno sono attive per la loro approvazione. La mancanza di coordinazione rende difficile l’attuazione di questi progetti fondamentali per il governo locale. Tuttavia un passo importante, nell’ambito del governo del territorio, è stato compiuto con l’istituzione di ALUIZNI (l’Agenzia di legalizzazione, urbanizzazione e integrazione delle zone/costruzioni informali istituita nel 2006), organo parallelo all’amministrazione pubblica locale che ha il compito di dare avvio e compimento al processo di legalizzazione delle aree informali.

Qualcosa si muove

Il futuro della città è legato strettamente alle sorti della nazione. L’Albania, dove si è registrata recentemente l’elezione del leader del PS Edi Rama a capo del governo, è alle prese con l’obiettivo politico di entrare nella comunità europea, senza aver ancora visto avvallare la sua candidatura dalla UE. Nel frattempo le condizioni delle relazioni internazionali sono cambiate e le città, compresa quella di Durazzo, stanno intessendo una fitta rete di rapporti transnazionali utile al loro sviluppo. Infatti, sotto questo punto di vista, Durazzo fa parte di diversi progetti europei come AdriMOB, progetto sulla modalità di trasporto lungo l’Adriatico, SIMPLE che ha come obbiettivo la cooperazione tra le città sui temi economici, sociali ed istituzionali, DELTA, programma per lo sviluppo economico locale. Accanto a queste iniziative diplomatiche e di cooperazioni internazionali, l’amministrazione porta avanti una serie di progetti puntuali per arginare una situazione problematica. In questo quadro si inseriscono; il piano per il sistema portuale, il piano per il centro storico, il progetto per il lungo mare, la riqualificazione di alcune piazze della città. Questi progetti sono coordinati dal Piano Strutturale adottato nel 2010, strumento al quale si fa rifermento per ogni tipo di strategia sul futuro della città. Contestualmente, un impulso decisivo alla trasformazione della stessa e dell’intera regione metropolitana di Tirana-Durazzo sarà dato dalle politiche d’integrazione all’UE che il nuovo esecutivo realizzerà nei prossimi anni. Le politiche d’integrazione sotto gli aspetti dello sviluppo regionale, della pianificazione territoriale e del governo del territorio, saranno indicative della capacità ricettiva che l’esecutivo avrà nell’interpretazione delle direttive europee e l’impatto che le esigenze locali, il così detto sistema domestico (De Jong 2002), avrà sull’evoluzione dello European Spatial Planning. In questa situazione, osservare le trasformazioni che avverranno, e che in parte già avvengono a Durazzo, significa iniziare a comprendere quali potranno essere i processi di trasformazione che coinvolgeranno tutta la nazione. L’esempio di Durazzo, in merito alle politiche locali, risulta essere maggiormente significativo rispetto a quello di Tirana, che essendo capitale, risponde a logiche non solo nazionali ma anche sovrannazionali, non rispecchiando appieno le trasformazioni locali.

Data di pubblicazione: 21 giugno 2014