Durrës è da vent’anni un cantiere aperto, un contenitore delle trasformazioni che hanno coinvolto un paese in transizione. La sua storia recente non è dissimile da molte città di medie dimensioni dell’ ex-blocco sovietico, dal quale però l’Albania si distaccò già nel 1978. Prima della caduta del regime, Durazzo aveva un ruolo fondamentale nelle logiche regionali, vista la presenza del porto, di una vasta area industriale e di un’area manifatturiera. Inoltre, nell’immaginario comune rappresenta l’identità della nazione. Attualmente il suo ruolo è funzionale e secondario a Tirana, la capitale. Keneta è un quartiere abusivo, un tempo sterminata scacchiera rurale a ridosso della città. Nei primi anni ’90, se ne iniziò l’edificazione con un’efficace patto informale: distanze, dimensioni, altezze, orientamenti erano, e lo sono in parte ancora oggi, stabiliti dagli abitanti. Oggi la città cerca di trovare le misure specifiche per l’integrazione sociale.