Urbanistica INFORMAZIONI

Uno scatto contro il consumo di suolo

In IV di copertina
"Sotto la lanterna" (Genova, ottobre 2024)
Foto di Silvia Rapisarda
ISPRA Concorso fotografico “Uno scatto per raccontare il cambiamento”

L’edizione 2024 del Rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”, a cura di ISPRA e del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (presentato a Roma, 3 dicembre 2024) certifica, anche per l’ultimo anno, che gli obiettivi di sostenibilità legati alle dinamiche territoriali in Italia sono lontanissimi dall’essere raggiunti. Di fatto, nonostante si continui a richiamare l’arresto del consumo di suolo ormai da tempo all’interno di norme e piani ai diversi livelli, il fenomeno prosegue avanzando a una velocità che, da anni, si mantiene stabilmente al di sopra dei 2 metri quadrati al secondo, oltre 7mila ettari l’anno, senza evidenti segnali non solo di stop, ma neanche di rallentamento, al di là di piccole oscillazioni fisiologiche. Il 2030 è dietro l’angolo e i target dell’azzeramento del consumo di suolo netto, del no net land take and no net soil sealing, della land degradation neutrality, della ratio of land consumption rate to population growth rate, della land take hierarchy e di altre formulazioni più o meno articolate sono sempre meno raggiungibili (se lo sono mai stati).
Gli effetti sono sotto i nostri occhi e, con il Rapporto di quest’anno, l’ISPRA ha chiamato a testimoniare anche tutti i cittadini che osservano la crescita dell’urbanizzazione su fertili suoli agricoli invece della riduzione del degrado delle sterminate periferie e delle aree della dispersione insediativa; la realizzazione di nuovi fabbricati residenziali, produttivi, commerciali o logistici, invece della riqualificazione e del riutilizzo di quelli costruiti nel corso della nostra bulimica storia degli ultimi decenni e non di rado abbandonati all’incuria; l’inaugurazione di infrastrutture sottoutilizzate e l’assenza della manutenzione di quelle esistenti; il paesaggio mortificato da cantieri, aree estrattive e impianti di ogni tipo che continuano a modificare profondamente l’assetto del territorio e la quotidianità di chi vive direttamente l’impatto di queste trasformazioni.
La testimonianza dei cittadini si è concretizzata attraverso l’ampia partecipazione al concorso fotografico “Uno scatto per raccontare il cambiamento” e l’invio di moltissime foto, di cui trovate un esempio in copertina e una piccola selezione all’interno della rivista. Sono immagini che descrivono il consumo di suolo da una prospettiva diversa, fornendo un punto di vista nuovo e importante per la rappresentazione del fenomeno. Infatti, accanto all’attività di monitoraggio del consumo di suolo a cura di ISPRA e delle Agenzie per la protezione dell’ambiente, essenziale e imprescindibile per fornire l’adeguata base conoscitiva, riteniamo importante dare maggiore attenzione anche a come i cambiamenti nell’assetto del tessuto insediativo, produttivo e infrastrutturale condizionino la quotidianità e vengano percepiti da parte di tutti coloro che, sempre più, oggi comprendono l’importanza della tutela del paesaggio, del territorio, del suolo e dell’ambiente in cui vivono.

Data di pubblicazione: 25 novembre 2024