Urbanistica INFORMAZIONI
Il Baltic Centre for Contemporary Arts, visto dalla sponda di Newcastle, in prossimità del Millennium Bridge.

Newcastle - Gateshead

a cura di Marco Cremaschi

La cultura è spesso chiamata in causa -in vario modo, con qualche definizione di troppo e molta confusione- come la risorsa indispensabile del capitalismo urbano post-fordista. Le letture prevalenti, che hanno grande eco tra i policymakers, mostrano un approccio che è al contempo descrittivo e normativo: nozioni come “città creativa” o come “distretto culturale”, muovono dalla presentazione di alcune realtà che riescono a competere sulla scena globale, per proporre un insieme di indicazioni che dovrebbero accompagnare le città nel passaggio a un’economia post industriale.
Prevale dunque un approccio problem-solving che procede per modelli, attraverso cui si formulano (e impongono) strategie che dovrebbero permettere alle città contemporanee di fare della cultura una leva di sviluppo. Ma si tratta spesso di una forzatura a posteriori: la casualità delle economie (ri)creative trapela dalla sconnessione delle iniziative, e soprattutto dalla rimozione dei problemi tradizionali

Data di pubblicazione: 3 marzo 2011