Urbanistica INFORMAZIONI

La pianificazione comunale: in un decennio dal Psc alla sua Variante Generale, fino ai due Piani Operativi

Il Piano Strutturale Comunale, il Regolamento Urbanistico Edilizio, le loro Varianti Generali, il Dpqu (uno tra i primi in Rer), i due Piani Operativi Comunali possono essere considerati un cruscotto significativo di indicatori per un benchmark della pianificazione nel contesto della Regione Emilia Romagna, a cavallo della Legge Urbanistica 20/2000 e la sua rivisitazione della Legge 6 del 2009.
Questo inusuale “attivismo pianificatorio” è frutto delle condizioni di straordinarietà descritti nei precedenti contributi, condizioni che hanno posto l’amministrazione comunale nella necessità di aggiornare con continuità la propria capacità di gestione dei processi sul proprio territorio.
La crescita della popolazione residente (quasi 13.500 abitanti residenti nel 2008, che nel primo Psc era indicata come soglia massima di sviluppo demografico al 2016) la riqualificazione e in parte l’espansione delle attività produttive industriali-artigianali, la valorizzazione del ruolo storico di comune cerniera svolto d alla città di Novellara, tra fascia della Via Emilia, fascia costiera del Po, casello autostradale di Reggiolo, distretto di Carpi-Correggio, proprio in relazione al collegamento con la stazione dell’Alta Velocità, hanno quasi imposto una verifica delle scelte poste alla base della prima pianificazione.
Il nuovo Psc, senza disconoscere le strategie espresse nel 2004, parte dal concetto di “ Carta unica del territorio” per arrivare a quello di “Carta della comunità e del territorio”. Un contesto pianificatorio dove è stato possibile pensare ad una strategia che non prevedesse necessariamente la rigidità della norma ma piuttosto la flessibilità del processo (a d esempio l’individuazione sul territorio di zone phasing out per attività produttive in aree ormai inseriti in contesti residenziali realizzati o previsti), anticipando le indicazioni normative della legge 6/2009.
Il quadro dei tempi sociali accelerato e delle distanze compresso, scenari di rigenerazione capaci di definire le previsioni cardine, volano per avviare le trasformazioni urbane indirizzate alle modificate esigenze della comunità. Il tutto con consumo del suolo zero reale, ottenuto attraverso la somma algebrica degli usi previsti sul territorio urbanizzato e pianificato. Ricordiamo a questo proposito l’incremento di superficie definita di Naturalità Multifunzionale (+ 1,09 %) che porta la percentuale al 11,22% dell’intera superficie comunale, e che si riferisce in via prioritaria alla realizzazioni di aree parco, urbane o periurbane.
La messa a sistema dei diversi layers qualitativi della realtà urbana e paesaggistica si declinano attraverso l’integrazione (Aru) tra definizione del disegno urbano, modalità attuative (forte intervento pubblico anche attraverso società di scopo) e sostenibilità sia economica che ambientale. Questo differente livello interpretativo, per riprendere nuovamente il Documento Preliminare, permette di collocare ciò che nella pratica definisce ad esempio il momento zero, o avvio dell’analisi, non come stato dell’arte ma come uno stato senza intervento (Do nothing), prefigurandolo già nei suoi aspetti qualitativi, ovvero passare da criteri di potenziamento (Do minimum) a previsioni strutturali capaci di generare dinamiche che possano davvero cambiare, invertire o accelerare lo scenario (Do something). Partendo appunto non dalle aree ma dalle potenzialità della comunità, vale a dire dalla gestione delle differenze, dal rapporto con il territorio e non viceversa, dalla conoscenza delle conflittualità e modalità di risoluzione. Attraverso il principio di qualificazione e di rigenerazione del contesto urbano per il mezzo della qualità progettuale.
Nodo strategico per Novellara è la pianificazione di un intervento di rigenerazione urbana relativo all’area antistante la stazione (uno dei quattro insiemi urbani qualitativi comprendenti un Aru) che contiene la previsione, tra l’atro, di un sottopasso stradale che possa mettere in connessione la parte est con la parte ovest senza le problematiche che si andranno a determinare dalla trasformazione della linea Reggio Emilia Guastalla in metropolitana di superficie (aumento delle frequenze dei convogli in base al Piano Regionale, ecc.).
Fondamentali, in materia di interventi pubblici finalizzati ad attuare, gli “Assi Urbanistici Attrezzati” che si caratterizzano come elementi di continuità urbana e territoriale, individuati con lo scopo di mettere a sistema differenti ambiti di intervento non contigui con sistemi urbani in essere o previsti capaci di valorizzare interventi a carattere pubblico, sia puntuale che diffuso, il Poc 2010 definisce ancor meglio questi rapporti attraverso l’introduzione dei macroambiti qualità urbana che rendono sinergiche le potenzialità urbane già individuate dagli assi (Aua).
Tali assi infatti sono definiti attrezzati in quanto soggetti alla realizzazione di opere di consistente valenza pubblica e sociale, sia attraverso l’intervento diretto della Pubblica Amministrazione sia attraverso la compartecipazione, a titolo perequativo, dagli operatori. Tali interventi hanno l’obiettivo strategico di riqualificare ambiti della città consolidata e di miglioramento della qualità della vita e della qualità urbana, delle relazioni sociali di comunità e delle condizioni ambientali dei nuovi quartieri.
In conseguenza di ciò possiamo qui di seguito elencare quegli elementi caratterizzanti sia il primo Poc approvato, sia la Variante Generale del Psc:
- Realizzazione del Palazzetto dello Sport, come da primo Poc e valorizzazione di tutta l’area che subisce una profonda trasformazione passando da insediamento produttivo ad area a servizio dello sport, con un mix funzionale comprendente commerciale/direzionale e residenziale, in grado di rilanciare una delle zone di Novellara più soggette a degrado e permettendo di avviare quella riqualificazione complessiva dei fronti urbani.
- Realizzazione del Campus Scolastico, e Scuola di Musica come da primo Poc e valorizzazione di tutta l’area baricentrica agli attuali plessi scolastici, con la realizzazione di un parco urbano e relativo parcheggio interrato sottostante, riqualificazione di via Indipendenza, Parco delle Basse della Rocca, e ulteriore parcheggio interrato (per complessivi posti auto 323, ai quali si andranno ad aggiungere 70 di superficie).
- Realizzazione di un intervento complessivo di riordino del Polo Sportivo, con la ridefinizione degli spazi necessari all’attività della Piscina (sia in periodo invernale che estivo), la razionalizzazione dei campi da gioco per il calcio ed i servizi ad essi collegati (spogliatoi, ecc.), realizzazione di un Bocciodromo. Il progetto di rigenerazione urbana è stato inserito all’interno di un ambito Aru ed è inserito all’interno del Poc 2010;
- Realizzazione del piano dei Parchi Urbani e periurbani, come il Parco Augusto Daolio, il Parco delle Basse della Rocca, strettamente collegato al parco del Campus Scolastico, il Parco della Bernolda, le aree di mitigazione ambientale, le aree Zac per la realizzazione di Agriparco.
- Riqualificazione dell’area prospiciente la Stazione Ferroviaria sia a fini viabilistici (sottopasso) sia per rendere qualitativamente più significativo l’utilizzo delle rete ferroviaria che si prevede essere trasformata in metropolitana di superficie. Il progetto di rigenerazione urbana è stato inserito all’interno di un ambito Aru ed è inserito all’interno del Poc 2010.
Nel corso del processo di pianificazione avviato con il Psc 2004, sono state considerate, anche sulla base della concertazione e delle strategie perequative che ha accompagnato e seguito l’approvazione della Variante Generale Psc 2009, numerose trasformazioni di grande rilevanza e che per la maggior parte sono la struttura portante del Poc 2010 e che sono gli elementi urbani generatori della qualità urbana e ambientale da raggiungere nell’attuazione degli interventi negli ambiti, soprattutto attraverso gli Aru.
In materia di Edilizia Residenziale Pubblica l’Amministrazione di Novellara, cercando di superare le difficoltà derivanti da concertazioni estese e dalla richiesta di finanziamenti, ritiene di attuare il piano pluriennale di Social Housing al fine di realizzare, direttamente, abitazioni per fasce deboli della popolazione. Quindi non più contribuzione ma realizzazione diretta del fabbisogno.
L’obiettivo qualitativo che si è data l’Amministrazione Comunale è di realizzare almeno il 33% dell’incremento di fabbisogno (1/3), ben più alto del 20% proposto dalla normativa nazionale e regionale, determinato dall’andamento demografico (a tal proposito si rammenta che la previsione massima attesa al 2016 era di 13.100 abitanti e che al primo semestre 2008 gli abitanti hanno già raggiunto complessivamente la quantità di 13.410 unità) che si rivelato più sostenuto rispetto alle previsioni del Psc vigente e dalla traslazione della validità delle previsioni dello strumento urbanistico dal 2016 al 2020.
Il Documento programmatico per la qualità urbana (Dpqu)con la definizione dei macroambiti qualità urbana previsti all’interno del Poc 2010 porta in se la necessità di mettere a sistema necessità ed opportunità.
Questi “assi urbanistici attrezzati” sono elementi di continuità urbana e territoriale, individuati con lo scopo di mettere a sistema differenti ambiti di intervento non contigui (ma insistenti su di una zona urbana definita) con sistemi urbani in essere o previsti capaci di valorizzare interventi a carattere pubblico, sia puntuale che diffuso. Questa matrice innervata dagli “macroambiti qualità urbana” permetteranno il soddisfacimento di fabbisogni abitativi (Social Housing), integrazione e completamento delle dotazioni territoriali, miglioramento infrastrutturale dell’accessibilità e della mobilità sostenibile, miglioramento dei servizi esistenti, qualificazione degli spazi pubblici, raggiungimento di adeguati livelli di benessere ambientale, rafforzamento della mobilità sostenibile.
Gli insiemi urbani così individuati dalla pianificazione hanno caratteristiche comuni per analisi area based, che all’interno della disciplina urbanistica definiscono una specifica tipologia di intervento a partire dal contesto territoriale, in particolare:
- sono aree con deficit di spazi urbani identificati e accessibili;
- sono aree che possiedono comunque una polarità urbane, senza che queste siano in grado di generare qualità urbana;
- sono aree con un impianto urbano definito in parte ma privi dei requisiti (servizi, spazi pubblici) necessari per porsi come polarità urbana compiuta, o per essere vissuta dalla comunità come tale;
- sono aree che presentano l’intersezione multilayers di percorsi differenziati sia ciclopedonali che veicolari, sia di livello locale che territoriale (interscambio trasporto ferro/gomma, scuole, impianti sportivi, ecc.).

Le schede descrittive di seguito proposte e l’allegato grafico al Dpqu rappresentano le indicazioni per la pianificazione di dettaglio (Pua) degli elementi guida, che possiamo definire per punti:
- rinfunzionalizzazione e/o rigenerazione della città pubblica per area based, attraverso il consolidamento di un mix funzionale efficace;
- riqualificazione dei margini urbani e dei percorsi di accesso e di interscambio, con una marcata attenzione alla continuità di sistema;
- interventi architettonicamente significativi capaci di caratterizzare morfologicamente i macroambiti qualità urbana configurandosi come emergenze urbane, percorsi prospettici e città pubblica riconoscibile.
Le schede degli ambiti, per la loro conformazione, perseguono già la qualità urbana, anzi sono previsti proprio a tali fini. Il Poc 2010 definisce coerentemente il quadro operativo mettendo a sistema gli assi urbanistici attrezzati, macroambiti qualità urbana e agli ambiti (Aru e non).

Macroambito qualità urbana – Stazione

Questo area urbana è caratterizzata da essere sia una cerniera tra centro storico (Viale Roma e Ex convento dei Gesuiti) e città contemporanea, sia snodo infrastrutturale con la presenza dell’area della stazione e l’ingresso stradale nel centro cittadino. Inoltre l’area pubblica con l’edificio attualmente utilizzato come scuola di musica, si presenta con una bassa qualità determinata sia da un deficit progettuale degli spazi pubblici, sia dal fatto che l’area retrostante è stata utilizzata come magazzino comunale. La presenza di una torre piezometrica (in fase di dismissione) ha accentuato il degrado dell’area. L’intervento prevede la riprogettazione dell’area della stazione, la mobilità, la realizzazione di un parcheggio scambiatore, la progettazione di uno spazio pubblico organico e la realizzazione di un intervento di Social Housing.

Macroambito qualità urbana – Campus

L’intervento prevede la realizzazione di una struttura a cerniera di tutti i plessi scolastici (selezionata con concorso nazionale), la realizzazione di due parcheggi interrati, la riqualificazione delle aree verdi e la riorganizzazione della mobilità, con specifica attenzione alla ciclopedonalità. L’intervento si relazione con la valorizzazione della Rocca dei Gonzaga e con parco delle basse previsto.

Macroambito qualità urbana – Città del benessere

Questa area urbana attualmente è utilizzata ad usi sportivi (due piscine, una coperta ed una scoperta, due campi di calcio ed un campo per il tiro con l’arco. La crescita di questa zona sportiva è stata per giustapposizione senza una disegno riconoscibile che ha determinato una scarsa qualità urbana. Gli spazi pubblici spesso si riducono all’utilizzo dei parcheggi prospicienti gli impianti. L’intervento permette di soddisfare la necessità di riqualificare e integrare i servizi allo sport, realizzare uno spazio pubblico progettato, un sistema “citta del benessere” con tutte le attività collegate al settore, la riorganizzazione della mobilità e la realizzazione di un intervento di Social Housing.

Macroambito qualità urbana – Zona nord

Questa area è un’area di urbanizzazione che si posizione a nord dell’abitato ed è compresa all’interno del perimetro del tratto di tangenziale già in esercizio. L’intervento, oltre a garantire una soddisfacente sostenibilità di impianto e una rilevante quantità di alloggi di Social Housing, permette la realizzazione di una sistema di verde e di ciclopedonalità per i quartieri adiacenti.

Data di pubblicazione: 31 luglio 2014