Urbanistica INFORMAZIONI

Campi Flegrei

Lo strumento dei Progetti Integrati (Pit) ha rappresentato la modalità di attuazione dei programmi di sviluppo dell’ultimo Por 2000-2006. Il Pit Campi Flegrei ne rappresenta una delle esperienze d’eccellenza in Campania e il ripercorrerne il progetto di sviluppo ci porta a riflettere in generale sull’eredità lasciataci da questi strumenti oltre a condurci in un viaggio virtuale in uno dei luoghi mitologici più antichi della nostra penisola: i Phlegrei Campi, un territorio straordinario ad ovest di Napoli caratterizzato dalla presenza diffusa di elementi morfologico-paesaggistici e storico-culturali, nonché mitologici basti pensare alla sola presenza del Lago d’Averno, considerato dagli antichi l’entrata all’Oltretomba (nell’Eneide di Virgilio è da qui passa anche lo stesso Enea).

Quest’area geografica, ricadente amministrativamente nei comuni di Bacoli, Monte di Procida, Pozzuoli, Procida e Quarto, è stata contraddistinta negli ultimi cento anni dalla realizzazione di un consistente polo industriale (Olivetti, Alenia, Pirelli, Sofer, Italsider, Cementir) che ha assicurato -fino gli inizi degli anni ’80- buoni livelli occupazionali in cui le preesistenze naturali ed archeologiche venivano percepite più come vincolo che non come occasione di sviluppo. I Campi Flegrei rappresentano, inoltre, un unicum anche per la loro origine vulcanica essendo nella zona sono tuttora riconoscibili almeno ventiquattro tra crateri ed edifici vulcanici, alcuni dei quali presentano manifestazioni gassose effusive (area della Solfatara) o idrotermali (ad Agnano, Pozzuoli, Lucrino), nonché causa del fenomeno del bradisismo che nel 1538, tra il 28 settembre e il 3 ottobre, portò alla formazione del Monte Nuovo, il vulcano più recente d’Europa, oggi oasi del Wwf insieme al cratere degli Astroni.Antica zona termale, sono ancora rinomate le Terme di Agnano, quelle Puteolane ed infine Lucrino, e lo sviluppo termale è la finalità di un altro progetto integrato che investe anche questo territorio- il Pit Filiera Termale. Dal punto di vista storico, Pozzuoli fu il porto di Roma fino a quando l’imperatore Traiano non costruì quello di Ostia Antica.
Numerose sono le testimonianze di epoca romana, fra cui l’antico mercato (Macellum) chiamato “Tempio di Serapide”, il Tempio di Augusto, grandi edifici termali, tratti di strade romane, ampie necropoli monumentali, e ben due anfiteatri di cui l’Anfiteatro Flavio è il terzo più grande d’Italia. Inoltre l’area di Baia, ricadente nel comune di Bacoli, rappresentava il luogo di soggiorno prediletto dell’aristocrazia romana e di diversi imperatori, che qui venivano a dilettarsi tra mare e otium edificandovi lussuose ville di soggiorno e numerosi impianti termali.
Attualmente l’antica Baia è parzialmente sommersa dal mare a causa del bradisismo: per le numerose presenze archeologiche sottomarine, recentemente il golfo di Baia è stato dichiarato area marina protetta ed istituito il Parco sommerso di Baia.
Alcuni monumenti particolarmente significativi sono stati oggetto di scavi subacquei: degno di menzione è il Ninfeo di Punta Epitaffio la cui ricostruzione, completa delle sculture marmoree rinvenutevi, è visibile nel Museo Archeologico dei Campi Flegrei situato nel Castello Aragonese di Baia.
Degno di nota è anche l’antica Misenum, villaggio sorto in epoca romana, sede dell’importante flotta pretoria dell’imperatore. La spiaggia di Miliscola a tutt’oggi conserva nel suo nome il ricordo degli allenamenti che vi svolgevano i marinai romani (militum schola). A nord di Miseno,,u di un isolotto nel Lago Fusaro, si trova la graziosa Casina Vanvitelliana fatta costruire nel XVIII secolo dal re Ferdinando IV di Borbone come casina di appoggio alle sue battute di caccia alle folaghe o di pesca sul lago. Ed ancora l’antica città di Cuma, la colonia greca più antica in Magna Grecia, famosa fin dalle origini in quanto sede dell’oracolo ove vaticinava la Sibilla Cumana. Dell’antica città, poco scavata, è visitabile la parte bassa della città di epoca romana, con l’area del Foro ed i relativi edifici pubblici, la Crypta Romana, e soprattutto l’acropoli con l’antro della Sibilla ed i templi di Apollo e di Zeus. Fa da porta alla città lo splendido Arco Felice, un monumentale arco in laterizi di epoca romana costruito nel taglio che i romani effettuarono nella collina, attraverso il quale l’antica via Domiziana entrava in Cuma. Un taglio simile lo abbiamo a Montagna Spaccata, dove l’antica via Consolare Campana proveniente da Pozzuoli e fiancheggiata da numerosi edifici sepolcrali di epoca romana, penetra nel cratere di Quarto, dove è situato l’omonimo centro abitato di origini romane. Siglando nel marzo del 2001 l’Accordo Quadro di Programma sui Beni Culturali, in attuazione dell’Intesa Istituzionale di Programma tra Stato e Regione Campania del 16 febbraio 2000, la Regione Campania ha definitivamente assunto la politica di valorizzazione dei beni culturali come fattore strategico dello sviluppo locale e la maggiore scommessa a livello regionale è stata proprio quella del Pit Grande Attrattore Culturale Campi Flegrei. Questa forte esperienza del Pit sta provando a cambiare il volto i Campi Flegrei, e apre ad una nuova fase di visione e utilizzo del territorio e delle sue straordinarie risorse.

Data di pubblicazione: 1 marzo 2011