Urbanistica INFORMAZIONI

Bologna

a cura di Mario Piccinini

“Bologna deve svolgere fino in fondo il suo ruolo di capoluogo e motore del sistema territoriale per portare la regione a una nuova competitività europea e globale.” (V.Merola)

Con il 1° Forum Metropolitano Bologna ha aperto ufficialmente i lavori, nel maggio 2012, per il Piano strategico Metropolitano che rappresenta lo strumento per iniziare un percorso di cambiamento sostenibile ed e per costruire la città metropolitana.
Un tema determinante per lo sviluppo metropolitano è quello delle infrastrutture per la mobilità pubblica. Bologna è stata impegnata per molti anni in una lunga e inconcludente discussione sul trasporto pubblico.
L’unica eccezione è stato Il Servizio ferroviario metropolitano, con le sue otto linee ferroviarie radiali che attraversano la città e collegano i comuni dell’area metropolitana con Bologna, ma che deve essere completato assicurando una cadenza metropolitana per garantirne l’efficienza e la compatibilità rispetto al mezzo privato.

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Bologna è “una città speciale” alla ricerca di una visione del proprio futuro; nei prossimi 10-15 anni saranno in gioco “il rango e la reputazione che merita in regione e nel mondo”. Il Piano strategico Metropolitano sarà l’occasione per scegliere il meglio delle progettualità, attraverso il coinvolgimento di Enti, associazioni ed imprese. Non vi può tuttavia essere un piano strategico se non si definisce una nuova dimensione metropolitana di Bologna.
La costituzione della città metropolitana, coincidente con l’attuale confine provinciale, rappresenta la condizione necessaria per una federazione di Comuni che ottimizzi le risorse con una più ampia autonomia di entrate e di spese.
Trasporto pubblico: il fallimento della Metro-tramvia e del Civis ha riaperto la questione della incapacità, da oltre venti anni, di progettare un sistema efficace di mobilità pubblica per Bologna.
Il Servizio ferroviario metropolitano, con la sua dimensione intercomunale può rappresentare la soluzione a questa impasse con le sue otto linee ferroviarie radiali che attraversano la città e collegano i comuni dell’area metropolitana con Bologna.
Le aree militari dismesse, situate nella città consolidata, rappresentano uno dei temi di rilievo per ampliare la città pubblica migliorando l’offerta di servizi e senza incidere sul consumo di suolo.
Bologna ha avviato il Progetto per una nuova pedonalità del centro città, che punta alla pedonalizzazione di 1/3 della superficie del centro storico e per il miglioramento della qualità urbana ed ambientale tramite politiche integrate della mobilità, della riqualificazione degli spazi pubblici e della qualità ambientale.
Il Piano operativo comunale, centrato sulla riqualificazione delle aree produttive dismesse, ha come obiettivo la riduzione del consumo di suolo, il risparmio energetico e la riqualificazione dello spazio pubblico.
People mover: Un’altra modalità di trasporto è rappresentata dal people mover, un mezzo di trasporto monorotaia a navetta sopraelevato, per il collegamento tra la stazione ferroviaria centrale e l’aeroporto con una fermata intermedia nel nuovo insediamento del Lazzaretto, da realizzare con finanziamenti regionali e in project financing. Attualmente è stato completato il progetto esecutivo e l’opera risulta cantierabile.
Recentemente è stata avanzata, dal Presidente della Fiera di Bologna Duccio Campagnoli, la proposta di estendere il tracciato del people mover dalla stazione ferroviaria centrale alla Fiera utilizzando il tracciato del Servizio ferroviario metropolitano.
Tecnopolo: L’area della ex Manifattura Tabacchi, nel quadrante nord di Bologna e nelle immediate vicinanze del quartiere fieristico, verrà trasformato in polo scientifico, accogliendo enti fra i quali, Enea, l’Istituto Ortopedico Rizzoli, l’Università di Bologna. L’opera, per la quale è stato bandito un concorso internazionale, è stato aggiudicato allo studio tedesco GMP e sarà realizzato prevalentemente con fondi europei.

Data di pubblicazione: 15 agosto 2012