La Valutazione ambientale strategica (Vas) è lo strumento introdotto dalla Direttiva 42/2001/CE (Strategic Environmental Assessment) e recepito in Italia dal Decreto legislativo n. 152/2006 e smi al fine di prevenire i possibili effetti negativi sull’ambiente di piani e programmi, attraverso il confronto di differenti alternative, l’individuazione delle condizioni di sostenibilità cui condizionare le trasformazioni, l’identificazione delle prestazioni da richiedere e delle eventuali compensazioni e mitigazioni necessarie a rendere sostenibile l’attuazione delle previsioni.
L’introduzione della Vas è stata accompagnata da un equivoco diffuso che ha fatto sì che in molti casi essa sia stata vista come uno strumento di giudizio (in inglese, evaluation), quasi ex post, delle scelte del piano, vanificandone di fatto le potenzialità di supporto del processo di pianificazione. Al contrario, la valutazione (in inglese, assessment) è da intendersi in questo caso come un processo di comprensione oggettiva dello stato del territorio e dell’ambiente, rispetto al quale esaminare l’efficacia di proposte alternative di trasformazione o conservazione, per comporre scenari di pianificazione e programmazione che siano in grado di contribuire al miglioramento della qualità dell’ambiente e della vita dell’uomo.
A tale scopo, la Vas esamina gli effetti del piano sulle diverse componenti ambientali e sulla loro interazione, valutandone sia lo stato attuale, sia la probabile evoluzione, al fine di identificare potenziali problemi ambientali e di prevedere gli effetti del piano rispetto alle caratteristiche ambientali e territoriali esaminate. A fianco delle componenti ambientali tradizionalmente interessate, quali flora e fauna, suolo, acqua, aria, rumore paesaggio e biodiversità, la Vas del piano urbanistico sempre più deve focalizzarsi sugli effetti del piano sul consumo di suolo, sui cambiamenti climatici e sulla salute umana.
Infatti, con l’evoluzione del piano urbanistico da strumento prescrittivo a strumento sempre più strategico, la Vas assume un ruolo innovativo e si configura come un mezzo in grado di supportare la costruzione di scenari di pianificazione alternativi e il loro confronto, con particolare attenzione alla verifica dell’impatto delle proposte sul consumo quali-quantitativo di suolo e sugli ecosistemi, integrando il tema della mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, fornendo risposte coscienti alle problematiche climatiche e supportando la rigenerazione urbana. Attraverso la Vas, è possibile confrontare scenari di espansione controllata (nel rispetto dei limiti sempre più condivisi di saldo di consumo di suolo pari a zero) con quelli di densificazione, identificando spazialmente le parti della città dove le caratteristiche ambientali e infrastrutturali, nonché la presenza di servizi e dotazioni, consentono di proporre interventi di densificazione, e quelle invece che necessitano di interventi di desigillazione e rinverdimento, con attenzione non solo alla quantità di verde, ma anche ai servizi ecosistemici che tali aree possono andare a fornire in un’ottica di transizione ecologica e giustizia sociale.
La Vas si configura come un processo ciclico e continuo, dove la valutazione di un piano è, da un lato, un processo interno al piano stesso che sfocia nell’identificazione delle misure che ne rendono sostenibile l’attuazione e, dall’altro, identifica gli elementi di attenzione o approfondimento da consegnare ad altri piani, programmi o interventi attuativi, e quindi delinea un quadro di pianificazione organico e dinamico, in cui i vari strumenti generali e di settore collaborano al perseguimento del comune obiettivo della
sostenibilità del territorio su cui insistono.
Tra gli elementi di efficacia della Vas, il monitoraggio assume un ruolo di primo piano. L’incertezza connessa a qualunque valutazione predittiva, unita alla rapidità dei mutamenti dei contesti in cui ci troviamo ad operare, fanno sì che il controllo continuo degli effetti dell’attuazione del piano diventi fondamentale per poter identificare precocemente eventuali scostamenti dalle previsioni e soprattutto per mettere in atto misure correttive, configurando così un piano adattivo, in grado di adeguarsi agli imprevisti e di correggere le proprie previsioni attraverso la revisione delle eventuali azioni inefficaci o dannose e l’introduzione di nuove misure utili al perseguimento della sostenibilità.
Altro elemento caratterizzante la Vas è la trasparenza, che si esplica sia grazie alla collaborazione attiva delle autorità ambientali e dei soggetti preposti all’elaborazione e approvazione del piano, sia attraverso l’auspicato coinvolgimento dei cittadini in tutte le fasi, dalla costruzione degli scenari al monitoraggio del piano, attraverso momenti specifici di interlocuzione e l’obbligo alla pubblicazione degli esiti della valutazione.
Nel complesso, la Vas introduce quindi un cambio di paradigma fondamentale nel modo di fare il piano urbanistico, in base al quale si stabilisce che, nell’ambito della scelta comparativa di interessi pubblici e privati connotata da discrezionalità, gli interessi alla tutela dell’ambiente devono essere oggetto di prioritaria considerazione.