Urbanistica INFORMAZIONI

Trecento

Edoardo Salzano (1972 -1992), Giuseppe Campos Venuti (1993), Stefano Stanghellini (1993-1998), Paolo Avarello (1998-2005), Francesco Sbetti (2005-2020), Carolina Giaimo (dal 2021).

Sono i nomi dei direttori che, attraversando una sezione temporale lunga cinquant’anni della storia novantennale dell’Inu, ci consegnano, oggi, il no. 300 di Urbanistica Informazioni.

Grazie al lavoro ideato e curato dal Comitato scientifico Inu 90 (presieduto da Patrizia Gabellini e composto da Carlo Alberto Barbieri, Giuseppe De Luca, Paola Di Biagi, Giulio Ernesti, Francesco Domenico Moccia, Stefano Stanghellini e Michele Talia), che nel biennio 2020-21 ha visto l’Istituto impegnato in una complessa attività di riflessione critica e risignificazione dei propri obiettivi, compiti, funzioni e impegno per l’urbanistica italiana, la ricostruzione di una cronologia attorno alla ‘linea del tempo dell’Inu’ non solo costituisce un riferimento fondamentale per futuri studi, ricerche e riflessioni critiche (https://www.inu90.com/cronologia) ma mostra con incontrovertibile evidenza che, rispetto al campo delle pubblicazioni, Urbanistica Informazioni ha accompagnato, supportato e scandito, con regolarità, mezzo secolo di vita dell’Inu e con esso delle vicende socio-politiche, tecniche e culturali delle istituzioni, della pubblica amministrazione, dell’accademia e della pratica professionale. Ciò che l’Inu ha sviluppato è “una ricostruzione del passato proiettata al futuro, utile per autorappresentarsi e presentarsi, per comprendere il ruolo svolto in passato dall’Istituto in rapporto a quello che può e vuole svolgere oggi a fronte del profondo cambiamento in atto” (Gabellini 2021). A partire da ottobre 2020 si sono susseguiti un’articolata fenomenologia di eventi che hanno inteso evidenziare l’impegno tecnico, culturale e politico dell’Inu (che ha potuto prendere corpo anche avvalendosi di uno strumento editoriale come Urbanistica Informazioni), selezionando macro filoni tematici quali tracce di lavoro “che […] hanno percorso la vita lunga [dell’Inu, NdR], il ruolo nel paese e nel campo disciplinare, l’impegno civile e le competenze. Li caratterizza una dimensione non celebrativa ma riflessiva, fondamentale per la capacità di legare passato, presente e futuro (si veda la presentazione su www.inu90.com/eventi [http://www.inu90.com/eventi]) (Fini 2021).

Guardando alle origini di UI, occorre ricordare che la rivista nasce in risposta alla fase critica attraversata dall’Istituto alla fine del 1968 (in particolare durante il XII Congresso di Napoli “L’iniziativa urbanistica delle regioni”) e negli anni seguenti, durante la nuova presidenza di Edoardo Detti (avviata nel 1970) orientata a rapportarsi con interlocutori nuovi, identificati nelle ’forze di base’ e ad affermare le ragioni dell’urbanistica. Edoardo Salzano sviluppa, con impegnato spirito di volontariato, un progetto editoriale il cui scopo principale (Salzano 2002) era quello di far conoscere l’Inu, produrre un’informazione che non si trovava altrove (la stampa sia generalista che tecnica non si occupava di urbanistica, nonostante le vicende drammatiche del 1966 ad Agrigento, Firenze e Venezia), aumentare la base organizzativa e dare visibilità e spazio ad un’informazione che raggiungesse tutte le forze sociali e tecniche del paese, in tempi certi e non aleatori, come stava accadendo alla rivista Urbanistica di Giovanni Astengo che, terminata la fertile stagione olivettiana, non disponeva più delle risorse economiche per la sua realizzazione e distribuzione.

Cosa rappresenta dunque UI entro la lunga, impegnata e impegnativa storia collettiva dell’Inu?

Urbanistica Informazioni assume una sorta di ‘funzione di servizio’ – per i Soci dell’Inu in primis, altresì per la collettività – perché costituisce un patrimonio archivistico inestimabile non solo di informazioni ma anche di rappresentazioni, di documentazione, di materiali di formazione che si caratterizza (rispetto alla primogenita Urbanistica) per il fatto di essere sempre stata diffusa con regolarità bimestrale e con continuità cinquantennale. Ciò fa di UI uno strumento insostituibile per leggere, analizzare e interpretare i temi, di volta in volta, al centro della strategia politico-culturale dell’Inu, intrecciando relazioni di senso fra competenze, profili e compiti di soggetti e istituzioni impegnati nel campo dell’urbanistica come sapere tecnico e come cultura della città e dei cittadini, e della pianificazione e governo del territorio come sua attività centrale. Cinquant’anni di storia collettiva che danno il senso di un lungo percorso che si è sviluppato con un carattere cumulativo e con l’attitudine ad una mai perduta visione di riformismo organico dell’urbanistica e del governo del territorio, da confermare e rafforzare.

Allo stesso modo, in prospettiva, si intende rafforzare la capacità di UI di costituirsi come ‘rete di reti’, grazie alla composizione della sua struttura organizzativa fondata, ancora una volta, sull’impegno volontario e sull’elaborazione di una redazione nazionale articolata e plurale (per formazione, collocazione geografica e genere) entro un modello di lavoro coordinato con i gruppi di ricerca (le Communities Inu) e le Redazioni regionali di UI nelle rispettive Sezioni territoriali, che sono il presidio del territorio e la forza dell’Istituto.

Oggi, come 50 anni fa, UI è una piattaforma per rendere vivo il discorso dell’Inu, un istituto, come noto, contraddistinto e qualificato da tre anime che si rispecchiano nella struttura della rivista. Con questa consapevolezza UI intende confermare e accrescere la sua capacità di essere contemporaneamente strumento di informazione, formazione, documentazione e interpretazione di fenomeni e processi. UI costruisce ancora ’informazioni’ ma adeguate ai modi contemporanei della sua produzione, in una fase segnata dall’inarrestabile ascesa della dimensione digitale anche della produzione scientifica, oltre che della comunicazione tecnica e generale. Un impegno, quest’ultimo, che oggi l’Inu assolve tramite la redazione e invio di una Newsletter.

Come richiamato da Francesco Sbetti in occasione del ricordo di Paolo Avarello (febbraio 2021), nel corso del tempo UI ha saputo trovare un proprio spazio tutt’altro che secondario divenendo un appuntamento significativo e occasione di riflessione, oltre che fonte di ’informazioni’ sempre necessarie al lavoro di tutti.

Entro il profilo di tale consapevolezza, il Focus che la redazione di Urbanistica Informazioni no. 300 propone con il servizio curato da Elena Marchigiani, pone un’attenzione prudente e critica al modello della ‘città dei 15 minuti’ quale dispositivo troppo spesso ritenuto ‘automaticamente in grado di migliorare le prestazioni urbane’ oltre che, troppo spesso associato alla concezione olivettiana di Comunità, dimenticando il profilo di ‘corpo intermedio’ di quest’ultima. Attraverso un percorso attorno a casi esemplari informati all’organizzazione delle città per unità di ‘dimensione conforme’, il servizio propone un fertile repertorio critico circa l’uso di regole spaziali per il progetto della città, in qualche modo affini a quelli espressi nel modello della ’città dei 15 minuti’, ricordandone il rimando ad alcuni contenuti fondativi della disciplina.

Un secondo Focus (Trasformazioni resilienti del paesaggio industriale alpino/trAILs, a cura di Elena Solero) espone gli esiti della ricerca europea Interreg Spazio Alpino (2018-2020) che è stata occasione per riflettere sui territori fragili delle aree industriali dismesse in contesti alpini, mostrando le conseguenze della modernità industriale nelle Alpi oltre che criticità, opportunità e questioni aperte per definire nuovi scenari abilitanti per tali territori.

Lo spazio dedicato agli Eventi (a cura di Gaetano Giovanni Daniele Manuele) propone il tema delle passeggiate (Jane’s Walk) in memoria di Jane Jacobs come strumento di conoscenza urbana.

Lo spazio Inu Community ospita il servizio, a cura della Community Politiche per il territorio del Mezzogiorno, entro cui gli autori sviluppano il tema del PNRR a Mezzogiorno approfondendo il rapporto fra governo del territorio e dilemmi del sottosviluppo nel Meridione, con particolare attenzione al gap infrastrutturale e alle sfide poste dal PNRR.

Una Finestra su… ci porta in Polonia nel voivodato della Slesia, nel servizio curato da Stefano Salata che mostra i caratteri della nascita dell’autorità e dell’istituzione metropolitana.

Urbanistica e partecipazione sono i temi al centro dello Spazio giovani a cura di Luana Di Lodovico, ove emergono i temi dell’interesse collettivo, del rapporto fra partecipazione e gentrificazione e delle modalità di costruzione di strategie socio-ambientali.

È ricco di enfasi l’angolo Speakers’ corner, curato da Carmen Giannino, con un contributo di Sandro Polci sui borghi d’Italia quale idealtipico luogo e suolo dell’avvenire.

La sezione dedicata alle Associazioni, a cura di Ignazio Vinci, ospita le riflessioni di AISRe sulla Conferenza annuale 2021, di EURA dall’evento di Oslo 2020 alla prima Conferenza digitale e di Assurb che, nel lavoro coordinato da Markus Herdorfer, affronta il difficile dilemma che vede fronteggiarsi esame di Stato e laurea abilitante.

Letture&Lettori, a cura di Carolina Giaimo, riallaccia relazioni di senso con il Focus di apertura e propone la riflessione di Carlo Alberto Barbieri sull’urbanistica come strumento fondamentale nel pensiero di Olivetti commentando il libro di Piccinini (2021), Comunità, Architettura, Urbanistica, Stile ai tempi di Adriano Olivetti (1933-1960), cui segue la selezione delle letture a cura di Federico Camerin.

Completa il ciclo del primo anno della nuova serie la rubrica Significante&Significati che tratta, attraverso la descrizione interpretativa di Stefano Stanghellini, il tema della Rigenerazione urbana, quale indispensabile azione sulla città esistente, da praticare entro un piano quale telaio strategico e strutturante di riferimento.

Giunge alla fine la serie di racconti urbani e sociali attraverso i disegni generosamente concessi da Pierpaolo Rovero, che non rinuncia a sperare che le donne tornino ad essere libere nel mercato di Ka Faroshi a Kabul.

Riferimenti

Fini G. (2021), “Inu 90 al museo MAXXI di Roma. Eventi, spazio, discussioni”, Urbanistica Informazioni no. 298-299, p. 7.

Gabellini P. (2021), “Per i 90 anni dell’Istituto Nazionale di Urbanistica”, Urbanistica Informazioni no. 296, p. 5-6.

Salzano E. (2002), “Perché nacque UI”, Urbanistica Informazioni no. 180, p. 3-5.

Data di pubblicazione: 20 gennaio 2022