Urbanistica INFORMAZIONI

Spiaggia Arenella, Siracusa

Archivio ISPRA

Le spiagge e, in generale, la fascia costiera non sono semplicemente delle suggestive mete turistiche balneari, spesso troppo frequentate, ma luoghi di straordinaria bellezza naturale e, soprattutto, ecosistemi dinamici, fragili e complessi di fondamentale importanza.
Gli 8.300 km di costa, di cui circa il 40% sono spiagge, secondo l’ultimo censimento di ISPRA presentato il 26 giugno scorso, [1] rappresentano un valore inestimabile dal punto di vista ambientale, ospitano habitat unici come dune e zone umide e sono aree di riproduzione e accrescimento per numerose specie, oltre a essere motori di sviluppo economico grazie al turismo, alla pesca, all’acquacoltura e al commercio.
Si tratta di una sottilissima fascia: basti pensare che i 3.400 km di spiagge coprono una superficie di appena 120 km2, con una profondità media di 35 metri.
Ma lo sfruttamento eccessivo e le pressioni antropiche che si concentrano su tale bene comune a causa di turismo incontrollato, abbandono dei rifiuti e inquinamento, di pesca intensiva, sviluppo continuo di opere di difesa, infrastrutture e attività edilizie e, non ultimi, degli effetti dell’erosione costiera, dell’innalzamento del livello del mare e degli eventi meteorici estremi, mettono a repentaglio la biodiversità e la resilienza delle coste.
Quasi un quarto del territorio nazionale entro i 300 metri dal mare è artificializzato, con un consumo di suolo percentuale che, secondo i dati di ISPRA e del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, [2] è arrivato a coprire il 30% in molte regioni e che trova i valori massimi in Liguria (47%), nelle Marche (45%) in Abruzzo ed Emilia-Romagna (entrambe al 37%).
Numeri che rendono evidente la pressione turistica, infrastrutturale e insediativa registrata nel corso dei decenni in queste aree, considerando che il suolo consumato medio, per l’intero territorio del Belpaese, è pari a circa il 7%.
Occorre, quindi, rivedere e ridurre il carico antropico del turismo, delle concessioni balneari, degli eventi ricreativi sulle spiagge, dello sfruttamento intensivo per adottare un approccio orientato a una gestione più sostenibile, per sviluppare piani di gestione costiera che integrino le esigenze ambientali, sociali ed economiche, ripristinino gli habitat degradati e liberino gli spazi occupati da asfalto e cemento, promuovano attività turistiche e produttive ecocompatibili, coinvolgendo tutti gli attori interessati.
La tutela delle spiagge e della fascia costiera è una responsabilità collettiva: governi, enti locali, imprese, scienziati, associazioni e cittadini devono collaborare per garantire un futuro sostenibile a questi preziosi e limitati ecosistemi.

L’ISPRA è ente pubblico di ricerca al servizio dei cittadini e istituzioni e a supporto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) che persegue l’obiettivo di tutelare l’ambiente tramite monitoraggio, valutazione, controllo e ispezione. Opera sul territorio italiano anche attraverso il coordinamento del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente e quale componente del Sistema Nazionale di Protezione Civile. Collabora con le istituzioni europee a sostegno delle politiche di protezione dell’ambiente; cura la catalogazione, raccolta, accesso, interoperabilità e condivisione, nell’ambito del Sistema Informativo Nazionale Ambientale, dei dati e informazioni geografiche, territoriali e ambientali, che costituiscono riferimento per le attività della pubblica amministrazione, garantendo il raccordo tra le iniziative, mantenimento coerente dei flussi informativi e divulgazione agli enti pubblici, ricercatori, professionisti e cittadini. Michele Munafò, ingegnere per l’ambiente e il territorio e PhD in tecnica urbanistica. Dirigente ISPRA, è responsabile del SINA, dei rapporti SNPA su consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Punto focale nazionale rete Eionet EEA, punto di contatto principale sui temi dell’uso e copertura del suolo e per il monitoraggio del territorio Copernicus, referente nazionale Corine Land Cover, membro Expert Group on Soil Protection EC. Professore a contratto di Tecnica e pianificazione urbanistica, membro Collegio del Dottorato di ricerca in Infrastrutture e trasporti, Università di Roma La Sapienza.

[1L’evoluzione delle spiagge italiane nel monitoraggio ISPRA della fascia costiera: https://www.isprambiente.gov.it/it/events/levoluzione-delle-spiaggeitaliane-nel-monitoraggio-ispra-della-fascia-costiera.

[2Presentazione Rapporto “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici”: https://www.isprambiente.gov.it/it/archivio/eventi/2023/10/ presentazione-rapporto-201cconsumo-di-suolo-dinamiche-territoriali-e-servizi-ecosistemici201d.

Data di pubblicazione: 15 agosto 2024