Parte del Servizio "Mobilità integrata sostenibile: vocazioni territoriali delle stazioni ferroviarie"
a cura di Iginio Rossi e Francesco Sbetti
DAStU/Politecnico di Milano
DAStU/Politecnico di Milano
Il turismo può diventare uno strumento di riequilibrio territoriale valorizzando i “territori intermedi”, aree ricche di patrimonio paesaggistico, culturale e storico spesso marginali rispetto ai poli principali. L’overtourism nelle città d’arte evidenzia la necessità di alternative sostenibili: il turismo lento e diffuso, supportato dalla mobilità intermodale, favorisce una distribuzione più equa dei visitatori, migliora l’esperienza turistica e il benessere delle comunità locali. Percorsi ciclopedonali e connessioni con nodi infrastrutturali, come stazioni e aeroporti, permettono di collegare siti Unesco e aree rurali, creando anelli interregionali tra Piemonte e Lombardia, lungo fiumi, laghi e paesaggi protetti. Strategie integrate lungo l’asta del Ticino e della valle del Po mirano a consolidare reti verdi e blu, promuovendo accessibilità, sostenibilità e sviluppo territoriale nei territori intermedi, valorizzandone il ruolo storico e naturale.
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