Urbanistica INFORMAZIONI

Monitoraggio del consumo di suolo

Il consumo di suolo è la perdita di superfici naturali o semi-naturali a causa di nuove coperture artificiali, associate alla costruzione di edifici e infrastrutture o ad altre attività di artificializzazione e impermeabilizzazione del suolo.
La Legge n. 132/2016 riporta il monitoraggio del consumo di suolo in Italia tra i compiti istituzionali dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e del Sistema nazionale a rete per la protezione dell’ambiente (Snpa), cui è affidata la responsabilità di fornire un quadro aggiornato annualmente sull’evoluzione del fenomeno, attraverso la produzione e l’aggiornamento della carta nazionale del consumo di suolo. I dati, che costituiscono la cartografia ufficiale di riferimento sul tema, sono realizzati in formato raster, con una risoluzione spaziale di 10 metri e rappresentano il suolo consumato e la sua evoluzione (il consumo di suolo) per l’intero territorio nazionale per gli anni 2006, 2012 e per tutti gli anni successivi al 2015. La carta adotta un sistema di classificazione a tre livelli, che distingue diverse classi di suolo consumato permanente e reversibile. Il suolo consumato permanente include strutture sia verticali (come edifici e fabbricati), che orizzontali (come infrastrutture stradali, piazzali e altre aree pavimentate), che comportano l’impermeabilizzazione e la compromissione irreversibile della risorsa suolo e delle relative funzioni ecosistemiche. Il consumo di suolo reversibile avviene, invece, in aree in cui le superfici e i materiali naturali vengono alterati, rimossi o sostituiti a seguito di interventi antropici di rimozione della vegetazione e compattazione, escavazione o rimozione del suolo a causa della presenza di infrastrutture non pavimentate, cantieri, depositi permanenti di materiale, impianti fotovoltaici a terra, aree estrattive e altre coperture artificiali non connesse alle attività agricole.
Le attività di monitoraggio sfruttano ampiamente le potenzialità del programma europeo di osservazione della terra Copernicus, nell’ambito del quale sono resi disponibili, in modo completamente aperto e gratuito, le immagini acquisite dalla costellazione di satelliti Sentinel. Ai fini del monitoraggio del territorio a cura di Snpa, vengono utilizzate le immagini multispettrali Sentinel-2 (13 bande) caratterizzate da un elevato tempo di rivisitazione (3-5 gg) e una risoluzione compresa tra i 10m e i 60m, le immagini radar delle missioni Sentinel-1 (Radar ad apertura sintetica, SAR, in banda C), oltre ad altre immagini ottiche ad altissima risoluzione (circa 1m) a copertura nazionale.
Le attività annuali necessarie per l’aggiornamento della carta nazionale del consumo di suolo prevedono una prima fase di acquisizione dei dati di input (immagini satellitari e ulteriori dati ancillari). Le serie temporali complete dei dati Sentinel 1 e 2, relativi all’anno in corso e dell’anno precedente, vengono pre-processate e sottoposte a classificazione semi-automatica, da cui si ottengono le “maschere dei possibili cambiamenti”, uno strato preliminare di supporto alla successiva fase di fotointerpretazione sulle immagini ad altissima risoluzione.
La fotointerpretazione è svolta dagli operatori delle agenzie regionali (Arpa) e delle province autonome (Appa) e dall’Ispra, che fornisce anche il supporto tecnico alla conduzione di tale attività e ne coordina lo svolgimento, e prevede la completa ispezione del territorio nazionale finalizzato all’individuazione delle aree interessate, nell’ultimo anno, da nuovo consumo di suolo, che vengono delimitate manualmente tramite editing di poligoni a scala di dettaglio (≥1:5.000) e attribuzione della classe di consumo di suolo.
Il mosaico preliminare dei cambiamenti viene condiviso con regioni, province autonome e comuni, per raccogliere eventuali proposte di modifica, che, una volta recepite, permettono di produrre il mosaico definitivo dei cambiamenti, poi convertito in formato raster. Integrando i cambiamenti con la versione più recente della carta nazionale del consumo di suolo, si ottiene la copertura aggiornata all’ultimo anno, che funge da base per l’elaborazione delle statistiche e degli indicatori raccolti nel rapporto annuale “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” (Munafò 2024). Tale attività di monitoraggio costituisce un presupposto essenziale per fornire un’adeguata base conoscitiva che consenta la corretta comprensione del fenomeno del consumo di suolo, imprescindibile per sviluppare strumenti analitici idonei a supporto della definizione di strumenti di governo del territorio e di politiche di protezione e di ripristino delle risorse naturali, per il raggiungimento dei principali obiettivi normativi internazionali ed europei, nonché per garantire la tutela del territorio.

Riferimenti bibliografici

Munafò M. (a cura di) (2024), Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici. Edizione 2024, Report Snpa, Ispra, Roma.

Data di pubblicazione: 25 novembre 2024