Urbanistica INFORMAZIONI

Intervista a Catello Bonadia

Dirigente C.d.R. Governo del Territorio

a cura di Emanuela Coppola

La proposta di Piano territoriale di coordinamento provinciale è stata approvata con delibera di Giunta provinciale n. 16 del 26 gennaio 2009, una tappa fondamentale che condurrà al nuovo Piano provinciale. Può descrivere il processo tecnicoamministrativo di elaborazione della proposta del Ptc della Provincia di Salerno?
Il processo di elaborazione del Ptcp di Salerno ha avuto inizio a gennaio 2006 con l’insediamento del Comitato Tecnico di consulenti che supportano l’Ufficio di Piano e l’avvio di una prima fase ricognitiva e valutativa degli studi e delle elaborazioni pregresse [1], delle innovazioni del quadro normativo, dei risultati raggiunti in termini di sviluppo locale nel periodo di programmazione 2000/2006. Questa prima fase dell’elaborazione del nuovo Piano si è anche sovrapposta al lavoro di formazione del Piano territoriale regionale (Ptr) che ha visto la Provincia di Salerno attivamente coinvolta nel processo di comunicazione della proposta di piano e di concertazione con gli attori locali.
Il risultato tangibile del lavoro elaborato tra il gennaio ed il novembre 2006 è stato raccolto in due pubblicazioni, denominate “quaderni del piano”, distribuite a tutti gli attori della comunità territoriale locale, dando così inizio ad un processo di ascolto strutturato del territorio, attività che è proseguita durante tutto il processo di elaborazione del Piano.
Per dare concretezza a tale intendimento è stata elaborata, e successivamente diffusa (nel corso di incontri, plenari, territoriali e di settore), la proposta preliminare di Ptcp (approvata con deliberazione di Giunta provinciale n.191 a maggio 2007), che ha posto sul tappeto, in forme ampie ed articolate, le questioni cruciali della progettazione del Piano, conservando allo stesso tempo caratteri di generalità e margini di apertura necessari perché il dibattito potesse essere sostanziale e fertile, al fine di pervenire alla definizione di uno strumento fortemente condiviso di governo del territorio, tanto con riferimento alle “scelte”, quanto agli “strumenti di gestione”.
A partire da tale lavoro si è quindi proceduto all’integrazione delle indagini e delle analisi del quadro conoscitivo, e di conseguenza ad effettuare più accurate interpretazioni e valutazioni, al fine di definire un quadro strutturale ed un quadro strategico in cui proporre le azioni e le politiche per la valorizzazione delle risorse locali e per il riassetto insediativo e infrastrutturale del territorio provinciale, garantendo al tempo stesso ed in una prospettiva di sviluppo sostenibile, il governo dell’ambiente e del paesaggio ed i necessari processi di sviluppo sociali ed economici.
Il percorso di elaborazione descritto si è concluso alla fine del 2008: la proposta definitiva di Piano è stata approvata con deliberazione di G.P. n.16 del 26.01.2009.

Il processo di pianificazione del Ptc di Salerno è stato progettato attraverso un percorso partecipato, quali sono state le tappe significative e in che modo la partecipazione ha contribuito alla costruzione del piano?
Una prima sperimentazione dell’attività di ascolto è stata maturata nel corso della Conferenza di Pianificazione finalizzata alla elaborazione e raccolta delle osservazioni alla proposta di Piano Territoriale elaborato dalla Regione Campania. Il lavoro svolto ha dato ottimi risultati. La partecipazione ai lavori della Conferenza è stata rilevante in termini di presenze e di qualità degli interventi/contributi registrati. Questa primo momento di ascolto del territorio ci ha consentito di impostare il processo di costruzione del Ptcp quale processo di apprendimento collettivo, attraverso il quale interpretare e contestualizzare la complessità dei fenomeni in atto, ottimizzando l’uso delle risorse conoscitive a disposizione.
In quest’ottica la Provincia di Salerno ha predisposto, da marzo 2006, uno specifico spazio web, consultabile nel sito istituzionale dell’Ente – www.provincia.salerno.it – ed ha promosso la nascita di una collana editoriale dedicata – i quaderni del piano – pubblicando finora quattro volumi ( “Verso il nuovo Piano”, “Documento Programmatico”, “Proposta Preliminare”, “Proposta Definitiva”, tutti disponibili anche in formato digitale).
Il lavoro di elaborazione del piano provinciale è stato inoltre accompagnato da periodici momenti di incontro con gli attori locali, ed in particolare la Proposta preliminare, approvata dalla G.P. nel maggio del 2007, è stata pubblicamente presentata a tutti gli attori del territorio [2] il 10 maggio dello stesso anno, e successivamente sono stati organizzati nove incontri itineranti (per ogni subambito della provincia), a copertura dell’intero territorio provinciale.
Per quanto esposto in precedenza, è quindi evidente che la Provincia di Salerno ha cercato di elaborare il Ptcp di concerto con la propria comunità territoriale, affinché tutti gli attori presenti se ne sentano parte fondante e determinante. Questo lavoro va ben al di là delle “consultazioni” richieste dalla normativa vigente ed esige un impegno eccezionale che ha dato risultati importanti.

Nell’ambito del processo di partecipazione quale è stato il ruolo e il contributo delle amministrazioni comunali?
Le amministrazioni comunali del nostro territorio hanno mostrato grande interesse al processo in atto ed hanno risposto con precisione e consapevolezza alla sfida lanciata.
L’Ente Provincia ha cercato di accompagnare questo processo nel miglior modo possibile, agendo su più piani:
- organizzando o partecipando periodicamente ad incontri pubblici (presso la sede l’Ente o presso le sedi dei Comuni che lo richiedevano): questi incontri hanno svolto la funzione di diffusione del lavoro in essere e di confronto sulle proposte in campo e sono stati prevalentemente organizzati su base intercomunale (d’ambito), per favorire la nascita di visioni condivise e partenariati istituzionali in grado di supportarle;
- offrendo la propria disponibilità a momenti di confronto con le amministrazioni comunali impegnate nel lavoro di pianificazione (generale e/o di dettaglio), per indirizzare i processi in atto in coerenza con il lavoro di definizione del Ptcp e, al contempo, per arricchire questo stesso lavoro di contributi di conoscenza e proposte;
- ed infine sono state programmate e realizzate periodiche azioni formative rivolte agli amministratori, ai dirigenti ed ai funzionari pubblici impegnati nell’attività di gestione degli uffici urbanistici, per approfondire gli aspetti più innovativi e di complessa attuazione introdotti nel processo di pianificazione comunale dalla Lr 16/2004.

Quali sono state le maggiori difficoltà incontrate nella redazione di uno strumento urbanistico articolato come quello del Ptcp che delinea nuovi percorsi di sviluppo della provincia salernitana?
Posso dire che le maggiori difficoltà incontrate in corso di redazione del Piano sono state correlate alla gestione del processo di governance interna ed esterna all’Ente.
All’interno è stato impegnativo mobilitare tutte le strutture dell’Ente che settorialmente dovevano concorrere alla costruzione del quadro conoscitivo ed interpretativo del Piano, ma i risultati ottenuti progressivamente hanno incoraggiato a consolidare una nuova modalità di lavoro intersettoriale.
All’esterno, come si diceva in precedenza, si è cercato di portare avanti il lavoro di redazione del Ptcp con attenzione ai processi di pianificazione comunale avviati in contemporanea, dando vita ad una fertile collaborazione tra Provincia e Comuni.
Con l’entrata in vigore della legge regionale 16/2004 la Provincia ha infatti acquisito maggiore protagonismo nel coordinamento ed armonizzazione dell’azione degli enti locali in materia di pianificazione comunale ma, per attuare un efficace modello di cooperazione istituzionale e co-pianificazione è necessario condividere conoscenze e confrontarsi sulla coerenza delle scelte alle diverse scale territoriali: in tal senso l’attività di accompagnamento del nostro Ente si esplica anche attraverso un quotidiano confronto tra la nostra progettualità di area vasta e la progettualità di maggior dettaglio a scala comunale, nella verifica dei Piani comunali in fase di redazione, e quindi a monte del processo valutativo finalizzato all’approvazione dei Puc.
Questa attività ha significativamente arricchito il nostro piano provinciale con elementi di dettaglio propri del livello comunale ed ha contribuito ad inquadrare alcune tematiche locali in un più ampio disegno territoriale, con benefici per la fattibilità e la coerenza di alcune scelte progettuali.
In definitiva, questo modo di lavorare, di certo più complesso della tradizionale attività burocratica di un Ente sovra-ordinato, può garantire, a nostro avviso, una maggiore coerenza degli strumenti di governo per il territorio ed una migliore valutazione di congruenza tra piani/progetti e sistema ecologico, paesaggisticoambientale e socio-economico.

A seguito degli ultimi orientamenti normativi che hanno attribuito la titolarità della pianificazione paesaggistica alla regione e al Ministero competente, in che modo è stata ri-orientata l’elaborazione del Ptcp relativamente alla disciplina paesaggistica?
La Regione, con la Lr 13/08 di approvazione del Piano territoriale regionale, ha revocato di fatto l’attribuzione, disposta dalla Lr 16/04, di “valore e portata di piano paesaggistico” al Ptcp, prevedendo tuttavia che esso concorra al processo di pianificazione paesaggistica.
Il Ptcp della provincia di Salerno è stato quindi predisposto in maniera tale da svolgere il ruolo che le nuove disposizioni regionali gli hanno conferito in materia: essere attuativo della Convenzione europea del paesaggio e finalizzato alla valorizzazione paesaggistica dell’intero territorio, nonché, redatto in coerenza con il Ptr, concorrere alla definizione del piano paesaggistico che sarà redatto dalla Regione congiuntamente con il Ministero. Infatti la Proposta di piano:
- assicura una coerente applicazione dei principi e delle linee di indirizzo della Cep in quanto la costruzione del quadro conoscitivo, interpretativo, strategico e la definizione della disciplina integrata del territorio è state effettuata considerando per tutto il territorio e per tutte le sue diverse componenti anche i temi attinenti al paesaggio;
- propone indirizzi per la valorizzazione del paesaggio articolandoli in rapporto alle caratteristiche ambientali, socioeconomiche, insediative dei differenti contesti territoriali ed alle relative prospettive di sviluppo;
- offre un contributo significativo ai fini della redazione del piano paesaggistico con l’insieme delle analisi, interpretazioni, valutazioni ed indirizzi predisposti in coerenza con il Ptr e con le connesse Linee guida per il paesaggio.

[1Ci si riferisce al Ptc della Provincia di Salerno, adottato con delibera di C.P. n.145 del 18/12/2001, ed elaborato sulla base delle indicazioni normative della legge n.142/90 (come modificata dal D.Lgs. 267/00) ma in assenza di specifici riferimenti regionali. Il procedimento di formazione di tale Piano ha seguito il suo corso sino al marzo 2004, senza di fatto concludersi in ragione della emanazione della nuova norma regionale in materia di governo del territorio (Lr 16 del 28.12.04) che ha definitivamente disciplinato i contenuti ed il procedimento di formazione del piano territoriale di coordinamento provinciale.

[2158 Comuni; 12 Comunità Montane; circa 35 enti ed istituzioni tra i quali le Soprintendenze, le Autorità di Bacino e gli enti responsabili delle aree protette; tutti i soggetti gestori della programmazione negoziata; circa 35 associazioni sociali, culturali e ambientaliste; circa 30 soggetti tra ordini professionali, associazioni di categoria e sindacali.

Data di pubblicazione: 5 aprile 2011