Urbanistica INFORMAZIONI

Il ruolo cruciale della pianificazione nella gestione delle aree demaniali marittime

Parte del Focus “La riconquista del mare e della linea di costa"
a cura di Emanuela Coppola e Maria Cerreta

Maria Cerreta

Coordinatrice Master in Pianificazione e progettazione sostenibile delle aree portuali, Università degli Studi di Napoli Federico II

Emanuela Coppola

Redazione nazionale UI, DiARC/Università degli Studi di Napoli Federico II

Abstract

Le città di mare sono state punto d’incontro tra popoli, commerci, culture e idiomi. Oggi, in molti casi, questa potenzialità viene ostacolata da differenti criticità e la fruizione libera della linea di costa viene negata. Inoltre, aree industriali dismesse e linee ferrate sono spesso barriere al mare, occasioni di degrado diffuso e generatrici di conflitti. Rarissime sono le spiagge pubbliche, le piazze aperte sul mare e i pontili disponibili per una fruizione collettiva. Il tema del mare negato è, pertanto, centrale nel dibattito culturale della pianificazione territoriale. L’attenzione rivolta alla costa, anche per la sua forte e indubbia attrattività, vede il legislatore attento a nuove forme di regolamentazione, dai Piani spiaggia ai Piani di utilizzazione delle aree demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo (Puad), in attuazione del Dl 400/93 convertito in legge il 4 dicembre 1993, che costituisce, altresì, il quadro di riferimento per la predisposizione da parte dei comuni della fascia costiera dei Piani attuativi di utilizzazione (Pad) e per l’esercizio delle funzioni gestorie sul demanio marittimo non portuale.

Riferimenti bibliografici

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Data di pubblicazione: 20 marzo 2024