Parte del Servizio "Legge di principi fondamentali e norme generali per il Governo del territorio e la pianificazione"
a cura di Michele Talia e Carlo Alberto Barbieri
Vice Presidente nazionale Inu, Direttrice UI, DIST/Politecnico di Torino
Il Gruppo di lavoro dell’INU ha proposto un aggiornamento degli standard urbanistici, adattandoli alle innovazioni normative, ai cambiamenti nella domanda sociale e alle esigenze ambientali. La riforma del Titolo V della Costituzione e l’introduzione delle materie di competenza esclusiva e concorrente tra Stato e Regioni richiedono un aggiornamento degli standard. Gli standard devono riconoscere i caratteri peculiari dei diversi contesti urbani e rispondere ai nuovi problemi emergenti, come il multiculturalismo e l’invecchiamento della popolazione. Inoltre, devono essere rivisitati alla luce della crisi ambientale e climatica, con un’attenzione particolare alla tutela dell’ambiente e alla biodiversità. La proposta dell’INU opera su due profili funzionali: principi e norme generali (art. 16) e regole di disciplina prescrittiva (art. 17). Viene introdotta una distinzione tra dotazioni urbanistiche e territoriali ed ecologiche e ambientali. Le Regioni devono definire i contenuti e la disciplina delle dotazioni, predisporre protocolli di rilievo e accertare periodicamente lo stato di fatto.
