Parte del Focus "La ricerca per i contratti di fiume"
a cura di Emanuela Coppola e Gilda Berruti
DUMAS/Università di Sassari
DICATECh/Politecnico di Bari
Ciò che rende peculiare il Contratto di fiume è la sua finalità di ricongiungimento delle comunità locali all’acqua grazie ai processi di coproduzione di conoscenze e progetti di rigenerazione urbana e territoriale. Un ripensamento della sua governance come processo di campo introduce diverse rappresentazioni dell’acqua e differenti opportunità legate alla concezione di vulnerabilità relazionale.
Bodin Ö. (2017), “Collaborative environmental governance: Achieving collective action in social-ecological systems”, Science, vol. 357(6352), eaan1114.
Clemente F. (1974), I contenuti formativi della città ambientale, Pacini Editore, Pisa.
Edelenbos J., van Meerkerk I. (2015), “Connective capacity in water governance practices: The meaning of trust and boundary spanning for integrated performance”, Curr. Opin. Environ. Sustain., vol. 12, p. 25-29.
Maciocco G. (2013), Città di Città, FrancoAngeli, Milano.
Monno V., Serreli S. (2023), Progettare il territorio con le vulnerabilità, Altralinea Edizioni, Firenze.
Montanari B. (2016), “Acqua Materia e spirito”, JusOnline, no. 1/2016, p. 2-27.
Polanyi K. (2001), The Great Transformation, Beacon Press Books, Boston.
Scaduto M. L. (2016), River contracts and integrated water management in Europe, Springer International, Cham, Switzerland.
Strang V. (2004), The Meaning of Water, Berg, Oxford-New York.
Swyngedouw E. (2005), “Governance Innovation and the Citizen: The Janus Face of Governance-beyond-the-State”, Urban Studies, vol. 42, no. 11, p. 1991-2006.
Swyngedouw E. (2015), Liquid power: Contested hydro-modernities in twentieth-century, Spain, MIT Press, Cambridge, MA.
Venturini F., Visentin F. (2022), “River contracts in north-east Italy: Water management or participatory processes?”, The Geographical Journal, vol. 00, p. 1-14.